Il maltempo torna a far parlare di sé in Italia, con una nuova perturbazione che coinvolgerà alcune regioni nei prossimi giorni. Nonostante la presenza di un anticiclone stabile che domina gran parte dell’Europa centrale, alcune aree del nostro Paese si troveranno esposte a precipitazioni intense tra il 7 e il 12 novembre, principalmente a causa di correnti umide e instabili provenienti da sud-est. Vediamo insieme le zone più a rischio e i fenomeni previsti.
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Le cause del maltempo: l’anticiclone e le correnti instabili
Attualmente, un vasto anticiclone occupa il settore centrale dell’Europa, Italia compresa, garantendo un tempo generalmente stabile e asciutto in molte aree. Tuttavia, questo stesso anticiclone funge da barriera per le perturbazioni, spingendole ai margini della sua area di influenza. Le precipitazioni si concentreranno quindi nelle zone meno protette, colpendo principalmente le due isole maggiori, Sardegna e Sicilia.
Secondo l’esperto Alessio Grosso, la Sardegna e la Sicilia sono le regioni che risentiranno maggiormente del flusso di aria umida e instabile da sud-est, che a partire da giovedì 7 novembre dispenserà piogge e temporali lungo le coste e nelle aree interne più vicine al mare. Il rischio principale in questa fase sarà rappresentato dai cosiddetti temporali autorigeneranti, cioè temporali che tendono a svilupparsi e persistere sulle stesse aree, generando localmente fenomeni intensi e repentini, come le temibili “alluvioni lampo”.
La situazione meteo tra il 7 e il 12 novembre
Giovedì 7 – Lunedì 11 novembre
Nelle giornate tra giovedì 7 e lunedì 11 novembre, l’attenzione sarà principalmente rivolta alla Sardegna e alla Sicilia. Secondo le proiezioni dei modelli meteorologici, tra cui l’ECMWF e il GFS, queste regioni saranno oggetto di fenomeni intensi, con temporali che interesseranno soprattutto le zone orientali della Sardegna. Le coste saranno le prime a essere colpite dalle precipitazioni, mentre nelle aree interne potrebbero verificarsi rovesci più estesi.
In questa fase, i temporali autorigeneranti potrebbero causare problemi soprattutto lungo le aree costiere, dove c’è sempre il rischio di inondazioni improvvise su porzioni limitate di territorio. Il modello ECMWF, ad esempio, prevede accumuli di pioggia significativi ma ridotti rispetto alle prime stime, mentre il modello GFS indica picchi di precipitazione concentrati soprattutto sulla Sardegna orientale, con una minore intensità sulla Sicilia.
Martedì 12 novembre
Il maltempo potrebbe intensificarsi ulteriormente nella giornata di martedì 12 novembre, quando una massa d’aria più fredda e instabile proveniente da nord-est potrebbe raggiungere le regioni meridionali. Questo cambiamento atmosferico favorirà lo sviluppo di nuovi fenomeni, concentrandosi principalmente tra la Sicilia, le Isole Eolie e la Calabria meridionale.
Le previsioni indicano la possibilità di nubifragi nel Catanese, un’area che potrebbe subire le conseguenze di precipitazioni intense e persistenti. In questo caso, sarà fondamentale prestare attenzione agli aggiornamenti meteo, poiché questi fenomeni potrebbero risultare particolarmente insidiosi per via della loro violenza e rapidità.
L’effetto dell’anticiclone: una situazione meteo “compensatoria”
Ogni volta che un anticiclone di origine autunnale o invernale si stabilisce in maniera duratura sul nostro Paese, si osserva un comportamento “compensatorio”: mentre gran parte dell’Italia rimane asciutta, le precipitazioni tendono a concentrarsi sulle isole maggiori e sul Sud. Questa dinamica è il risultato di una compensazione atmosferica, che sposta le perturbazioni verso le aree non protette dall’anticiclone, portando la pioggia nelle zone esposte ai margini di quest’area di alta pressione.
Cosa aspettarsi e come prepararsi
Per le regioni colpite dal maltempo, soprattutto per le aree costiere di Sicilia e Sardegna, sarà importante seguire con attenzione le comunicazioni e gli aggiornamenti delle autorità locali e dei servizi meteorologici. Chi vive nelle zone a rischio di temporali e inondazioni dovrebbe prendere in considerazione alcuni consigli pratici:
- Verificare la stabilità delle proprie abitazioni e proprietà, soprattutto nelle aree suscettibili a inondazioni.
- Evitare di sostare o parcheggiare lungo strade e sottopassi che potrebbero allagarsi rapidamente.
- Prestare attenzione alle comunicazioni locali, specialmente se vengono diramati avvisi o allerte di maltempo.
- Organizzare spostamenti e attività all’aperto con cautela, considerando che i fenomeni temporaleschi potrebbero svilupparsi rapidamente e con intensità variabile.
Conclusioni: la situazione da monitorare
L’arrivo del maltempo tra il 7 e il 12 novembre rappresenta un richiamo alla prudenza per chi vive nelle zone interessate. Il passaggio di correnti instabili e la persistenza dell’anticiclone centrale sull’Europa continuano a definire una configurazione meteorologica in cui il maltempo è più probabile lungo i margini del sistema di alta pressione. Sardegna e Sicilia, in particolare, devono essere pronte a fare i conti con temporali intensi e possibili nubifragi.
Seguire gli aggiornamenti quotidiani diventa quindi essenziale per comprendere l’evoluzione dei fenomeni e adottare le misure necessarie a protezione delle persone e delle strutture.