Mangiare sale fa bene al colesterolo? Ecco cosa dice l’esperto

La relazione tra il consumo di sale e la salute cardiovascolare è stata a lungo oggetto di discussione nella comunità scientifica. Spesso, il sale – o più precisamente, il sodio – viene associato a effetti negativi sulla salute, come l’ipertensione arteriosa. Tuttavia, l’idea che il consumo di sale possa influenzare direttamente i livelli di colesterolo è meno nota e richiede un’analisi approfondita.

Sale e salute cardiovascolare: il punto di partenza

Il sale è essenziale per molte funzioni corporee, inclusa la regolazione dei liquidi e il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda un consumo giornaliero massimo di 5 grammi di sale per prevenire effetti dannosi sulla salute. Superare questa soglia può contribuire all’aumento della pressione sanguigna, un fattore di rischio per malattie cardiovascolari.

Ma quale è il legame tra sale e colesterolo? Prima di rispondere a questa domanda, è importante comprendere la distinzione tra i diversi tipi di colesterolo. Il colesterolo “buono” (HDL) aiuta a rimuovere il colesterolo “cattivo” (LDL) dalle arterie, mentre livelli elevati di colesterolo LDL possono favorire la formazione di placche arteriose, aumentando il rischio di malattie cardiache.

L’opinione dell’esperto

Per capire meglio la relazione tra il sale e i livelli di colesterolo, abbiamo consultato il dottor Marco Lombardi, cardiologo e nutrizionista. Secondo il dottor Lombardi, “Non ci sono evidenze scientifiche dirette che dimostrino che il sale in sé possa aumentare o diminuire i livelli di colesterolo LDL o HDL. Tuttavia, il sale può influenzare indirettamente la salute cardiovascolare attraverso il suo effetto sulla pressione sanguigna”.

Il dottor Lombardi sottolinea che l’assunzione di sale eccessiva porta a un aumento della pressione arteriosa, il che può peggiorare il quadro generale della salute cardiovascolare e, in alcuni casi, compromettere il metabolismo lipidico. “Quando la pressione arteriosa è alta, il cuore lavora di più per pompare il sangue, e questo può portare a una maggiore rigidità delle arterie e al danneggiamento delle pareti vascolari”, aggiunge.

Questo danneggiamento può favorire l’accumulo di colesterolo LDL nei vasi sanguigni, contribuendo alla formazione di placche. Di conseguenza, pur non essendoci una correlazione diretta tra sale e colesterolo, l’impatto negativo del sale sulla pressione arteriosa e sullo stato dei vasi sanguigni può rendere più probabile l’accumulo di colesterolo dannoso.

Sale e abitudini alimentari

Il dottor Lombardi mette anche in evidenza come il consumo di sale sia spesso correlato ad abitudini alimentari poco salutari. “Gli alimenti ricchi di sale, come cibi processati, snack salati e fast food, sono spesso associati a un maggiore apporto di grassi saturi e trans, che sono effettivamente responsabili di un aumento dei livelli di colesterolo LDL”, spiega.

Al contrario, una dieta equilibrata che limita l’uso di sale e include cibi freschi, come frutta, verdura, cereali integrali e fonti proteiche magre, può contribuire a mantenere livelli di colesterolo salutari e promuovere la salute cardiovascolare.

“È importante non demonizzare il sale, ma usarlo con moderazione e prestare attenzione alla qualità complessiva della dieta. L’associazione tra consumo eccessivo di sale e abitudini alimentari sbilanciate è un fattore chiave nel determinare il rischio cardiovascolare complessivo”, aggiunge il dottor Lombardi.

Considerazioni finali

Quindi, mangiare sale fa bene al colesterolo? La risposta è complessa. Se da un lato il sale non ha un effetto diretto e significativo sui livelli di colesterolo, il suo consumo eccessivo può comunque influenzare negativamente la salute cardiovascolare, in parte attraverso l’aumento della pressione sanguigna e l’associazione con diete poco salutari.

Per ridurre i rischi legati al colesterolo alto e mantenere un buon equilibrio lipidico, gli esperti consigliano di:

  • Limitare il consumo di alimenti processati e ricchi di sale.
  • Prediligere una dieta ricca di frutta, verdura, legumi e proteine magre.
  • Fare attività fisica regolare per mantenere il peso forma e migliorare il profilo lipidico.

Infine, il consiglio del dottor Lombardi è chiaro: “Usate il sale con moderazione, ma focalizzatevi sulla qualità generale della vostra alimentazione. Un approccio equilibrato è la chiave per una salute cardiovascolare ottimale”.